fotografia
progettista
Il progetto di EMBT Miralles Tagliabue per la stazione della metropolitana Clichy-Montfermeil di Parigi - un punto di collegamento nevralgico che sente la necessità di identità e integrazione urbana - possiede una naturale vicinanza semantica e linguistica con i-Mesh. Una vicinanza formale e intrinseca come rivela il "mock up visivo e poetico", una sorta di anticipazione dell'ingegneria del futuro su scala reale.
Il progetto, che consiste in una lunga e approfondita ricerca sul disegno - selezionato dal team creativo guidato da Benedetta Tagliabue - fa riferimento ai segni e alle iconografie dell'Africa attraverso un mix di trame, torsioni e colori naturali e artificiali, sovrapponendo luci, ombre e radianze. L'utilizzo di fibre non infiammabili e di lunga durata, come matrice identificativa e iconica, attribuisce un ruolo primario al nero del carbonio, al bianco del vetro, alla luminosità del basalto, all'arancione del Kevlar colorato. i-Mesh - multiforme - si conferma come oggetto d'arte, capace di decifrare la forma, la coscienza e il significato dello spazio pubblico.
Un materiale preso in prestito dal mondo della performance e riconvertito, capace di adattare il proprio linguaggio alle diverse esigenze espressive - a volte legato al minimalismo e ad altre al decoro - per sviluppare l'infinito contemporaneo contenuto in un filo.
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