foto © Ilaria Ieie | video © Alessio Hong
a cura di Alberto Fiorenzi
Abbiamo voluto quindi ricominciare con lui, sostenuti dai suoi amici, dai suoi tifosi e dai suoi eredi per riprendere da dove aveva lasciato. Dopo Milano, una nuova installazione artistica a Roma, con il suo "Istogramma" e con molti ottimi autori come Ico Migliore (Migliore+Servetto Architects), Alberonero, Ippolito Fleitz Group, Graphic Surgery, Giovanna Latis, Rona Meyuchas Koblenz, Marco Ferreri, Pierpaolo Pitacco, Lis Beltran & Alberto Lievore.
Non solo abbiamo quindi creato nuovi arazzi da presentare a Roma oltre a quelli originali, ma abbiamo immaginato un Talk che riaprisse il dibattito sulla Architettura Morbida, qualcosa che già sogniamo di estendere a tutti quei paesi dove i-Mesh è presente, ma è bello ripartire nella capitale d'Italia, un tempo Caput Mundi.
Cristiano vedeva in i-Mesh e nel suo sistema di produzione a rifiuti zero il materiale ideale per creare Architetture Morbide, ed è proprio indagando il significato delle sue parole, inquadrandole nel periodo storico dell'Architettura Radicale, che le inflaziona nella nostra epoca dove sostenibilità, riconversione, benessere individuale, comfort nelle città e tutela delle differenze culturali sono parole d'ordine imprescindibili, che Dajla Riera, dottoranda debitamente supportata da Federica Ottone, ha seguito lungo il percorso di consapevolezza di Alberto Fiorenzi iniziato anni fa alla scuola di Eduardo Vittoria.
Per questo motivo, una volta che Dajla Riera e Federica Ottone hanno chiarito il perché i-Mesh è il paradigma della Architettura Morbida, Gabriele Mastrigli ci ha raccontato di Cristiano e di quando la sua visione dell'architettura si è ammorbidita, mentre Manuel Orazi ci ha fatto immergere nel passato, nel presente e nel futuro alla ricerca di tracce della Architettura Morbida. Le testimonianze di Alessio Battistella, Margherita Manfra e Giuseppe Grant ci hanno aiutato a capire perché quello che fanno ogni giorno è denominata Architettura Morbida. Infine, Stefano Catucci ci ha parlato del lato estetico della Archiettura Morbida e del rapporto tra decorazione e funzione.
La serata è stata condotta da Cristiana Colli: "Nessuno può raccontare meglio di me e Cristiano come ci siamo conosciuti, perché ci hanno presentato personalmente nello studio grafico di Pesaro dove è nato "Mappe", precedentemente noto come Progetti"; Cristiana, che più di tutti ha fatto di questa storia una storia da raccontare.
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